Alcol e cuore

L’alcol etilico, o etanolo, è una sostanza contenuta in moltissime bevande, definite appunto alcoliche, comunemente assunte dagli uomini da migliaia di anni. Il consumo di alcol è diffusissimo e in particolare il vino e la birra sono parte dell’alimentazione di gran parte di noi. E’ ben noto d’altra parte che l’alcol è un sostanza potenzialmente tossica per l’organismo e che può determinare la comparsa di una vera tossico-dipendenza, l’etilismo. In Italia il consumo di alcol sotto forma di vino, birra e liquori varia da una regione all’altra, ad esempio è molto diffuso nelle regioni del Nord-Est.

L’assunzione prolungata di alcol in grandi quantità danneggia particolarmente il fegato, ma può avere effetti tossici anche sul muscolo cardiaco, causando una condizione nota come cardiomiopatia alcolica. In questa situazione il cuore progressivamente si dilata e si contrae in modo meno efficace. Sebbene la cardiomiopatia alcolica possa essere reversibile con la completa astensione dalle bevande alcoliche, nella maggior parte dei casi determina l’istaurarsi dello scompenso cardiaco, cioè l’incapacità del cuore a pompare una quantità di sangue adeguata alle esigenze dell’organismo, e la morte.

Anche assumere grosse quantità una sola volta può esporre il cuore, e quindi la vita dell’individuo, a rischi seri per la più facile comparsa di aritmie e di alterazioni acute della pressione arteriosa.

Alcuni studi scientifici hanno dimostrato che bere un bicchiere di vino rosso (non di più però!) al giorno ha un effetto protettivo nei confronti della comparsa della malattia delle coronarie, grazie ad una particolare sostanza presente nel vino rosso, il resveratrolo. Non tutti però condividono questa informazione e ritengono che siano necessari ulteriori studi.

Va infine ricordato che sia grandi quantità di alcol che l’uso a lungo termine possono portare a ictus ischemico (danno acuto di una parte del cervello per insufficiente apporto di ossigeno) anche nelle persone che non hanno malattie coronariche. Recenti studi hanno dimostrato che le persone che bevono molto alcol hanno circa il 56 per cento in più di probabilità rispetto alle persone che non bevono di andare incontro ad un ictus ischemico nei 10 anni successivi.

(a cura del Cardiologo della Cittadella Socio Sanitaria di Cavarzere, il Dottor Giovanni Maria Boffa)

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